Sentiero internazionale del Colletto Verde
Con partenza dal centro di Montgenèvre dirigersi, lungo la strada nazionale (Route d’Italie), in direzione di Briançon. Dalla rotonda che segna l’ingresso in paese dirigersi verso sinistra verso il Parco Avventura, oltrepassato il quale si imbocca la strada forestale del Bois de Sestrières.l tracciato sale facile in un fitto bosco di conifere guadagnando presto la quota necessaria a imboccare il vallone del Gondran e raggiungere in mezz’ora di cammino il bar situato sulle piste da sci vicino alla partenza di alcune seggiovie (2092 m).
Lo si oltrepassa a destra per raggiungere un bivio due tornanti dopo. Svoltare a sinistra in direzione della telecabina dei Chalmettes. La strada taglia in diagonale con moderata salita il versante caratterizzato da abbondante detrito, a valle, e da alcuni primi spettacolari affioramenti di lave a pillow (cosiddette per la forma tipica “a cuscino”).
In breve si raggiunge l’arrivo della telecabina dei Chalmettes e della seggiovia Brousset che si aggira sulla sinistra non prima di aver goduto di un ampio e bellissimo panorama geo-morfologico.Il cammino riprende scendendo verso la seggiovia del Rocher de l’Aigle: sullo sfondo è finalmente visibile il versante vulcanico della cresta Loubatière-La Plane-Colletto Verde, principale meta del nostro itinerario.Dopo circa un’ora dalla partenza la strada (che coincide a tratti con la pista da sci) si fa improvvisamente più ripida su un fondo detritico di ciottoli spigolosi poco adatti alla bici da montagna. Seguendo la segnaletica in legno per il Lac de Chaussé-Collet Vert, il percorso si inerpica seguendo più o meno il tracciato della seggiovia del Rocher de l’Aigle e, dopo aver attraversato una piccola prateria disseminata di massi e superato una ripida salita, lasciata alle spalle la seggiovia, approda alla conca del Lac de Chaussé (un’ora e mezza dalla partenza). La salita prosegue abbandonando la strada sterrata per un più ripido sentiero che, salendo a sinistra del laghetto, costeggia il ruscello che lo alimenta. Si guadagna così in un quarto d’ora l’apice di uno stretto solco scavato fra le rocce basaltiche e, oltrepassata nuovamente la seggiovia, si accede ad un altopiano torboso costellato da detriti di frana e affioramenti rocciosi.
Il Colletto Verde si è fatto finalmente più vicino, così come la spettacolare parete di coni vulcanici e lave basaltiche alla sua destra: la si può ammirare in tutta la sua bellezza oltrepassato il laghetto glaciale della conca.
Con breve discesa il sentiero si raccorda ora con quello risalente dalla Piccola Dora. Un ultimo sforzo rappresentato da alcuni ripidi tornanti che ci consentono di superare un centinaio di metri di dislivello ed il colle è raggiunto (circa 2 ore e mezza dalla partenza).
Una volta contemplato questo affioramento, certamente il più spettacolare di tutte le rocce basaltiche alpine, lasciamo il “santuario geologico” del Colletto Verde per intraprendere la discesa verso la Val Gimont.
Bastano pochi minuti per raggiungere i ruderi di una vecchia costruzione militare oltrepassata la quale si prosegue su comodo sentiero in lieve discesa verso Sud attraversando ampie falde detritiche formate da blocchi basaltici rotti e precipitati a valle.
Così in circa mezz’ora dal Colletto Verde si giunge in prossimità del Colle Gimont. In caso di bel tempo consigliamo qui di lasciare il sentiero per scendere più velocemente i prati lungo uno dei ruscelli che scorrono a valle. Ciò sino ad intercettare il sentiero che costeggia il versante sinistro della Val Gimont; smaltendo con moderazione il dislivello fra le quote 2300 e 2200 il sentiero attraversa radi boschetti di conifere ed un’ampia prateria cresciuta sui resti torbosi di un antico laghetto (a sinistra intorno al punto quotato 2206). Le aree umide costituiscono una condizione idrogeologica tipica di tutta la testata della Val Gimont. Dal punto di vista vegetale essa è inoltre contraddistinta, sul versante sinistro, da colonie forestali a larice e pino cembro, mentre sul destro il popolamento si arricchisce di pino uncinato con individui che possono raggiungere anche i 500 anni di età! Un bosco di alta quota caratterizzato da questi alberi secolari è visitabile grazie al percorso auto-guidato allestito fra il Colle Bercia ed il Col Saurel. Completano il quadro botanico arbusteti nani come ginepri e mirtilli.
Poco oltre la discesa riprende più ripida e, in corrispondenza del bivio per il Rifugio Gimont, si svolta a destra per raggiungere il fondovalle ed il rifugio omonimo (circa 3⁄4 d’ora dal colle).
Il rientro può ora tranquillamente avvenire seguendo la comoda strada sterrata che si snoda in un ambiente ancora naturale fra Capanna Gimont e Grange La Coche.
Da qui, il tracciato segue le piste da sci sino a Claviere (circa 2 ore dal Colletto Verde).