26 insegnanti sono convenuti a Courmayeur da molte regioni italiane – i più distanti dalla Puglia e dal Molise – per osservare direttamente gli effetti dei cambiamenti climatici sui ghiacciai del Monte Bianco, dove appena una settimana prima lo zero termico oltrepassava abbondantemente la quota di 5000 metri.
L’occasione di questo incontro è offerta dalla prima Summer School organizzata in Italia per aggiornare gli insegnanti delle scuole medie e superiori, senza preclusione di materia e indirizzo di studio, sulle dinamiche del clima, in relazione alla natura e all’uomo e sulle metodologie didattiche più adatte per comunicare ai giovani un argomento sostanzialmente trascurato dal Ministero dell’Istruzione come dai libri scolastici.
Un programma denso di conferenze, dibattiti, laboratori didattici ed escursioni sul terreno, dove i partecipanti hanno potuto osservare gli evidenti segni dei cambiamenti climatici.
In particolare durante l’escursione compiuta nella spettacolare cornice del Ghiacciaio del Gigante a circa 3400-3500 m di altitudine, si è potuto osservare di osservare da vicino gli effetti più macroscopici della fusione glaciale in alta quota, tra cui la degradazione del permafrost responsabile dell’aumento dei fenomeni di crollo e rock-avalanche nelle Alpi (mentre contornava le Aiguilles Marbrées il gruppo è stato testimone proprio di una imponente frana) e la formazione di laghi effimeri come quello formatosi presso il Colle di Rochefort a circa 3300 m e appena prosciugatosi.
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