Il mulino della Pita di Gravere
Il percorso di Gravere si snoda per circa un’ora (soste incluse) all’interno del centro storico, fra la Borgata Grande Essimonte ed il Torrente Gelassa.
L’espansione urbanistica (e, va detto, perdita di gran parte dell’identità architettonica originaria) maschera le caratteristiche dell’ambiente naturale di un tempo. Pur senza quasi accorgercene, ci troviamo sul conoide alluvionale del Torrente Gelassa, teatro di un grande intervento di deviazione operato nel corso del XVIII secolo. Qui, fra le case, faremo la scoperta di due interessanti testimonianze: la “Diga” del Gelassa e la “Pita”, l’antico mulino della borgata.
L’espansione urbanistica (e, va detto, perdita di gran parte dell’identità architettonica originaria) maschera le caratteristiche dell’ambiente naturale di un tempo. Pur senza quasi accorgercene, ci troviamo sul conoide alluvionale del Torrente Gelassa, teatro di un grande intervento di deviazione operato nel corso del XVIII secolo. Qui, fra le case, faremo la scoperta di due interessanti testimonianze: la “Diga” del Gelassa e la “Pita”, l’antico mulino della borgata.