La Via ferrata delle Gorge della Dora Riparia si sviluppa in un ambiente molto suggestivo lungo la profonda gola scavata dall’erosione della Dora nelle rocce calcaree a monte dell’abitato di Susa.
Per quanto le vie ferrate siano percorribili da un pubblico di non specialisti dell’alpinismo, ciò nondimeno si richiede particolare attenzione al rispetto di alcune elementari regole, fra cui l’abbigliamento da montagna, scarponi e buon allenamento.
È obbligatoria l’attrezzatura alpinistica da via ferrata (imbracatura, casco, moschettoni e longe). Punto di partenza è il piazzale antistante le scuole elementari della borgata San Giuseppe di Giaglione; da qui si imbocca a piedi la stradina, inizialmente asfaltata, che attraversa l’abitato. La strada ricalca l’antico tracciato della Via galloromana diretta al colle di Savine-Coche ed in epoca successiva verso il Monginevro. Si cammina in piano in direzione di Chiomonte oltrepassando le borgate di San Lorenzo e San Giovanni fra castagni e vigne, rasentando la gola che si fa via via più evidente lungo il ciglio Sud della strada. Si giunge così in prossimità di un viadotto dell’autostrada; da qui scendere il ripido sentiero segnalato della Via ferrata. Giunti alle corde fisse, la prima parte percorre placche di roccia in leggera discesa, con alcuni strappi verticali, fino al primo ponte tibetano di circa 20m di lunghezza. Oltrepassato il ponte un lungo tratto attrezzato prosegue sulla destra orografica delle gorge, dove si incontra il sentiero che scende da Gravere.
Proseguendo si perviene al secondo ponte tibetano mediante il quale si ritorna sul versante sinistro della gola; seguire ora il percorso che sale progressivamente più ripido sino alla parte finale costituita da placche di roccia verticale; l’uscita della via avviene in prossimità di una imponente villa, un tempo castello. Attraversate alcune vigne, raggiunta la strada, si rientra così, verso sinistra, al piazzale delle scuole.