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Il biogas.

Intercettare il biogas significa non disperdere un gas serra altamente infiammabile e, in più, creare energia elettrica pulita e rinnovabile.Il biogas si genera all’interno delle vasche ed è composto da circa il 55% di metano, il 40% di anidride carbonica e il 5% da altri gas, come l’idrogeno.
È altamente infiammabile e se ne può recuperare quasi il 90%, che viene captato dal sistema di estrazione e termovalorizzato. Nell'impianto di Mattie un apposito impianto di cogenerazione trasforma il biogas intercetato in energia elettrica che viene reimmessa in rete e in minima parte viene usata dagli uffici di Arforma, la società che gesisce la discarica.
Questo consente di usare energia pulita e rinnovabile, che non deriva da combustibili fossili e che ha evitato l’emissione in atmosfera di oltre 1500 tonnellate di CO2 l’anno.
La parte di biogas non recuperabile, invece, viene bruciata in torcia.
Poiché esiste la possibilità che il biogas si disperda nel terreno prima di venire captato, è stata disposta una fitta rete di sensori (le cosiddette biotrap) monitorati per rivelare la presenza di metano nel sottosuolo.